Londra, primi del ‘900.  Dallo zoo cittadino fugge un elefantino. La polizia lo cerca disperatamente.

Giunge a Scotland Yard la telefonata di una signora: “Pronto, polizia?” “Sì, signora, ci dica!” “Nel mio orto c'è un animale strano, sembra un topo enoooorme!” “Ce lo descriva, signora!” “Ha due code, una davanti piccolissima e una dietro grossa e lunga.”

“E che cosa sta facendo adesso?” “Sta sradicando una carota del mio orto con la coda grande … oh … ma … santo cielo … dove se la mette la carota???!”

Nella pagina trovi 10 barzellette dedicate al mondo degli animali. Allora buona lettura.

Barzellette sugli animali

Un cane e un'oca vanno nel bosco. A un certo punto l'oca dice: “Ehi, ma qui fa un freddo cane!” E il cane: “Eh sì, mi è venuta la pelle d'oca!!!”

Tutti i giorni un signore passa davanti a un negozio dove c'è un pappagallo parlante e ogni giorno questo pappagallo gli dice: “Scemo!”.

Il fatto avviene tutti i giorni per circa una settimana; al che il signore, veramente stufo, un giorno torna indietro e dice al pappagallo: “Guarda che domani passo di nuovo, e se ti permetti di chiamarmi di nuovo ‘scemo', io ti cambio i connotati!”.

Il pappagallo fa cenno di sì con la testa, il signore capisce che il messaggio è arrivato e va via.

Il giorno dopo ripassa e il pappagallo imperterrito gli dice: “Scemo!”. Allora l'uomo, mantenendo fede alla parola data, lo riempie di botte e poi va via.

Il giorno successivo ripassa davanti al negozio e il pappagallo rimane zitto! L'uomo, curioso, ritorna sui propri passi e dice: “Ti è servita la lezione, vero?

Ora, se hai il coraggio, ripeti quello che mi dicevi sempre!” A quel punto il pappagallo alza la testa che aveva nascosto sotto l'ala e risponde: “Io con gli scemi non ci parlo!”

Un cane che cammina vicino a un lago e incontra un coccodrillo che gli dice: “Ciao, sacco di pulci!” E il cane risponde: “Ciao, bella borsetta!”

Un giorno il leone si sveglia arrabbiato, quindi salta su una gazzella e gli grida: “Grrrrrr … tu lo sai chi sono io?” E la gazzella: “Sì, sì, tu sei il leone, il re della savana!” E il leone: “Brava, fai bene a ricordartelo!”

Il giorno dopo si sveglia ancora più arrabbiato e dice saltando addosso a una zebra: “Grrrrr … tu lo sai chi sono io?” “Sì, sì, tu sei il leone, il re della savana!” “Brava! Fai bene a ricordartelo!” Il terzo giorno si sveglia arrabbiatissimo e si aggrappa a una zampa di elefante dicendogli: “Grrrrrrrrrrrr … tu lo sai chi sono io?”

L'elefante lo prende con la proboscide e lo sbatte per aria dicendo: “Sto rompiscatole ogni giorno non si ricorda mai chi è!”

Un orsetto polare va dalla mamma e le chiede: “Mamma … ma io sono un orso polare polare polare?” E la mamma: “Sì, ma perché mi fai questa domanda?” L'orsetto: “Perché sento tanto freddo!!!”

Prima notte durante il diluvio universale, un fastidioso ticchettio non lascia dormire neppure il re della foresta, neanche il ruggito più forte riesce a fermare il rumore dello strano ticchettio.

A questo punto il leone più adirato che mai manda la giraffa a ispezionare il piano superiore per vedere chi disturba il suo riposo, pochi istanti dopo la giraffa torna giù e riferisce: “Maestà, ne avremo per tutta la notte! …

Il millepiedi si sta togliendo le scarpe!!!”

Un contadino va in giro nell'aia alla ricerca della sua papera che manca ormai da un bel po'.

Dopo estenuanti ricerche la ritrova all'ombra di un albero e infuriato le chiede: “Papera! è tutto il giorno che ti cerco, dove sei stata?” E la papera risponde: “QUA!”

Un tizio, sapendo che un amico deve andare in Brasile, lo prega di portagli un pappagallo parlante. Quest'ultimo promette di esaudire il suo desiderio e parte. Durante il volo di ritorno, l'amico si ricorda della promessa fatta ma dimenticata.

Dispiaciuto pensa e ripensa a come rimediare e, una volta tornato in Italia, esce dall'aeroporto, cerca un negozio di animali ed entra per comprare il pappagallo. Dentro di sé pensa che l'amico non saprà mai se l'animale sia stato comprato o meno in Brasile.

Rivolgendosi al commesso dice: “Buongiorno, vorrei un pappagallo parlante, ne avete di origine brasiliana?” Il venditore: “Mi dispiace, signore, ma non abbiamo pappagalli parlanti. Posso ordinarne uno, se vuole …” L'uomo: “Veramente non ho tempo … Era un regalo e fra un'ora incontro la persona a cui era destinato, come può aiutarmi?”

Il venditore: “Non saprei, signore, l'unico uccello disponibile al momento è quel gufo … non abbiamo veramente altro …” L'uomo guarda il gufo e dopo averci pensato un po' decide di acquistarlo e di regalarlo all'amico facendolo passare per una rarissima specie brasiliana di ara.

Così fa e quando incontra l'amico gli consegna il gufo dicendo che presto il pennuto comincerà a parlare trattandosi di una specie rarissima ma intelligentissima. Dopo un mesetto i due si ritrovano: “Allora, come va il pappagallo? Ha cominciato a parlare?” E l'altro: “Guarda, parlare no, ma ho buone speranze perché sta tanto attento!

Un cane e un'oca vanno al polo nord. L'oca dice: “Ho un freddo cane!” E il cane risponde: “E' vero, infatti io ho la pelle d'oca!!”

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Barzellette animali n1

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Curiosità dal mondo.

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La casa editrice Einaudi
La casa editrice Einaudi
La casa editrice Einaudi fu fondata a Torino il 15 novembre 1933 da Giulio Einaudi, figlio del futuro presidente della repubblica Luigi Einaudi, e da un gruppo di amici. Il logo delle edizioni tascabili raffigura uno struzzo che corre, e fu realizzato nel 1951 da Pablo Picasso. L'artista lo donò a Giulio Einaudi nel corso di un incontro avvenuto tra i due in una residenza dell'artista. Le collane tradizionali invece hanno un'immagine più complessa, sempre con protagonista uno struzzo, ereditata da «La Cultura», una rivista acquistata da Giulio Einaudi nel 1934.