Notizie curiose, fatti strani e assurdi, utili da sapere.

Folclore
Il Klushund, questa bestia demoniaca

Il Klushund, questa bestia demoniaca risale alla Guerra dei Trent'anni (1618-1648), quando un soldato tradì la città di Bregenz, nel Vorarlberg (il più occidentale dei nove Stati federati dell'Austria).

Il Generale svedese Wrangel gli promise in premio i Birilli d'Oro del Castello di Hohenbegrenz (presenti in molte leggende Tedesche e Francesi: maledicono chi li ruba), ma il tradimento tramutò il giovane in un cane irsuto e nero: alto come un uomo, grande come un vitello e dagli inconfondibili “occhi grandi come piattini”.

Anche in tempi recenti il Klushund continua ad aggredire viandanti di ogni genere, “stregareanimali e scomparire improvvisamente, infestando le zone intorno Bregenz. Il suo punto debole sono i luoghi sacri, dove sembra ogni suo potere venga meno.

Curiosità
mappe con bastoncini e conchiglie

Gli abitanti delle Isole Marshall sapevano riconoscere i moti ondosi dell'Oceano Pacifico e li usavano per orientarsi durante la navigazione.

Essi riuscivano a trovare le isole studiando il comportamento delle onde e localizzando i punti dove i moti erano diversi o venivano interrotti. Per memorizzare i moti ondosi, i marshallesi costruivano mappe con bastoncini e conchiglie, che però potevano essere comprese solo da coloro che le avevano costruite.

Ciò ha rivoluzionato il mondo della cartografia, provando che una mappa può essere costruita anche con materiali che di norma non verrebbero impiegati.

Curiosità
Museo della Cacca

In Giappone esiste un Museo della Cacca: espone giocattoli, torte, water ed installazioni luminose dedicate alle feci.

L'Unko Museum ha aperto a Tokyo nel 2019 e ha subito riscosso grande successo con centomila visitatori solo il primo mese. I gadget al suo interno prendono spunto dalla celebre emoticon della cacca resa famosa dai social network, ma anche in precedenza dai manga Dr. Slump & Arale e Dragonball.

Nel museo della cacca, oltre a diversi “punti selfie“, è presente anche un grande vulcano a forma di cacca che ogni 30 minuti erutta delle piccole cacchette giocattolo.

Folclore
Donauweibchen

La Donauweibchen è un'entità il cui nome è una fusione tra due termini che significano “Donna del Danubio” o “Sirena del Danubio”.

La sua leggenda racconta di un pescatore e suo figlio, entrambi estremamente capaci nell'arte della pesca, che vivevano in un villaggio nei pressi del Danubio.

Un notte, mentre stavano riparando delle reti, si presentò alla loro porta una splendida sirena, la quale li avvertì che in tre giorni il fiume sarebbe straripato e che dovevano abbandonare la loro casa.

Loro obbedirono e avvisarono le capanne loro vicine, salvandosi e salvando tutti i vicini. Ritornati nelle loro case, si operarono a ricostruire. I giorni passavano e il figlio del pescatore continuava a pensare alla ragazza comparsa alla sua porta, la Damigella del Danubio.

Il giovane continuò ad uscire a pesca, sperando di reincontrare la Donauweibchen, fino al giorno in cui non tornò più a casa dal padre.

Folclore
Bluatschink

Leggenda vuole che, in un passato non ben definito, nella città austriaca di Lech vivesse un Re molto vanitoso di nome Knouba.

Knouba, a cui piaceva definirsi l'uomo più bello del regno, un giorno decise di diventare il più bello al mondo. Per riuscire nel suo intento chiese aiuto ad uno stregone di nome Thordol che, capita la vanità del re, invece di aiutarlo preferì ingannarlo dandogli una strana pozione.

Sulla via di casa Knouba, dopo essersi seduto sulla riva di un fiume, bevve la pozione specchiandosi, dopo qualche minuto, sull'acqua scoprendo di essersi trasformato in un mostro dalla pelle coperta di squame.

Inorridito da tale avvenimento Il Re “Bluatschink” decise di non fare ritorno a corte cominciando a vivere nelle acque del fiume attaccando qualsiasi persona gli si avvicinasse.

Nessun è mai riuscito a sopravvivere all'incontro con questa creatura, non si sa che forma abbia. L'unica cosa certa è il nome che gli diedero, Bluatschink.