Un giovanotto si trasferisce in città e va a cercare lavoro in un grande magazzino. Il responsabile: “Hai già qualche esperienza come venditore?”
Il giovane: “Ma certo! Nella città da cui vengo facevo il venditore!” Il responsabile trova il giovane simpatico e lo assume. Il primo giorno di lavoro è davvero duro, ma il giovane riesce ad arrivare alla fine. Dopo la chiusura del negozio, il responsabile va dal giovane: “Quante vendite hai realizzato oggi?” “Una!” “Solo una?
I nostri venditori in un giorno realizzano dalle venti alle trenta vendite! Per quanti soldi hai realizzato la vendita? 501.237 euro e 64 centesimi! 501.237 euro e 64 centesimi??!! Ma cosa hai venduto!!??” “Beh, è entrato un cliente e gli ho venduto un piccolo amo da pesca, quindi gli ho venduto quello medio, poi sono riuscito a vendergli quello grande, e quello gigante. Alla fine gli ho venduto anche una canna da pesca.
Poi gli ho chiesto dove sarebbe andato a pescare e lui mi ha detto di voler andare al mare. Allora gli ho detto che avrebbe avuto bisogno di una barca. Cosi siamo scesi al piano imbarcazioni e gli ho fatto comprare un Chris Craft cabinato da otto metri con due motori da 1000 cv. A quel punto ha cominciato a pensare che forse la sua utilitaria non ce l'avrebbe fatta a trainare quella barca, quindi siamo andati dal nostro concessionario e gli ho venduto un Pajero 4X4 iniezione.”
Il responsabile: vorresti dirmi,che un cliente é entrato per comperare un amo da pesca e tu gli hai venduto anche una barca a motore e un fuoristrada?? Oh, no,no,no,! Lui era venuto qui per comperare una scatola di assorbenti per sua moglie. Allora gli ho detto: “Beh, visto che questo fine settimana non si fa niente, perché non va a pescare??”
Barzellette sul lavoro e i mestieri
TEOREMA DEL SALARIO
Il teorema del salario afferma che gli uomini di cultura non potranno MAI guadagnare tanto quanto gli uomini d'affari.
Il teorema si può dimostrare risolvendo una semplice equazione.
DIMOSTRAZIONE:
dati gli assiomi:
n°1: La Conoscenza è Potenza (Conoscenza=Potenza)
n°2: Il Tempo è Denaro (Tempo=Denaro)
la definizione di Potenza (Potenza = Lavoro/Tempo), diviene quindi:
Conoscenza = Lavoro/Denaro
cioè:
Denaro = Lavoro/Conoscenza
Ne consegue che:
– se la Conoscenza tende a zero, il Denaro tende verso infinito, qualunque sia la quantità di lavoro, anche se molto piccola;
– viceversa, quando la Conoscenza tende verso infinito, il Denaro tende a zero anche se il lavoro è molto elevato.
In conclusione:
Meno conoscete e più guadagnerete!
Se avete avuto qualche difficoltà di comprensione, ci sono buone possibilità che prima o poi facciate molta grana.
Se invece avete capito tutto, siete fregati!!!
Un cacciatore racconta le sue avventure nella giungla indiana: “Un giorno, poco lontano dal mio bungalow, mi sono imbattuto in una tigre. Subito ho inforcato il fucile e ho sparato un colpo, ma il fucile si era inceppato.
Ho provato a sparare una seconda volta, ma niente da fare! Il grilletto era incastrato, così non mi è restato che fuggire verso il bungalow rincorso dalla tigre. Ma proprio quando stavo per varcare la soglia, con la tigre a una zampata da me, pronta ormai a saltarmi addosso, la bestia nel prendere lo slancio è scivolata e caduta! Così mi sono salvato!”
“Hai avuto fortuna”, commenta un amico, “Ma anche molto coraggio! Io al tuo posto me la sarei fatta sotto!”
“E su che cosa credi che sia scivolata la tigre?”
Siamo in una caserma. Un intero squadrone di quaranta militari arriva con quattro ore di ritardo.
Il comandante, incavolato nero, li aspetta nel cortile: “Compagniaaa ALT. In fila!” e inizia a chiedere a ogni militare il motivo del ritardo.
“Tu”, rivolgendosi alla prima vittima, “Dammi una valida spiegazione del tuo ritardo”
“Beh … vede … ero andato a trovare mia zia … poverina è sempre da sola. Stavo per tornare qui quando, messa in moto la macchina, questa si è subito spenta. Allora ho preso il cavallo … ho fatto la prima curva, la seconda curva poi il cavallo è scivolato, ha battuto la testa è morto e io sono dovuto tornare qui a piedi!”.
“D'accordo! … fila in cabina e restaci fino a domani … Tu …”, rivolto alla seconda vittima: “Dammi un valido motivo per spiegare il tuo ritardo” “Beh, … vede … ero andato a trovare mia zia … poverina è sempre da sola. Stavo per tornare qui quando, messa in moto la macchina, questa si è subito spenta. Allora ho preso il cavallo … ho fatto la prima curva, la seconda curva poi il cavallo è scivolato, ha battuto la testa è morto e io sono dovuto tornare qui a piedi!”.
“D'accordo … fila in cabina e restaci fino a domani! … Tu …”, rivolto alla seconda vittima: “Dammi un valido motivo per spiegare il tuo ritardo” “Beh, … vede … ero andato a trovare mia zia … poverina è sempre da sola. Stavo per tornare qui quando, messa in moto la macchina, questa si è subito spenta. Allora ho preso il cavallo … ho fatto la prima curva, la seconda curva poi il cavallo è scivolato, ha battuto la testa è morto e io sono dovuto tornare qui a piedi!”.
Quaranta risposte tutte uguali. Arriva l'ultimo: “Tu sei arrivato in ritardo perché sei andato a trovare tua zia, vero?” “S-sì!” “Volevi tornare qui con la macchina, vero?” “S-sì” “Ma questa non partiva, vero?” “Esatto!” “E come hai fatto ad arrivare in ritardo?” “Beh … ho fatto la prima curva, la seconda curva e sono andata a sbattere contro una montagna di cavalli morti!”
“Il capoufficio ti ha trasferito ad altra sede.”
“E per quale motivo? Forse perché qualche volta sonnecchio?”
“Non per questo. Perché lo svegli, russando!”
Un autobus pieno di politici, percorrendo una strada di montagna, precipita da una scarpata e si va a fermare ad alcune centinaia di metri sotto, vicino alla casa di un contadino. Questi esce per vedere l'accaduto, poi scava una fossa e seppellisce tutti i politici.
Alcuni giorni dopo passa di lì una macchina della polizia che ritrova il bus e chiede al contadino se sa dove siano finiti i politici. “Li ho seppelliti”, dice il contadino. “Ma perché? Erano morti tutti?” E il contadino: “Veramente alcuni dicevano di no, ma tanto lo sappiamo tutti che sono bugiardi …”
In biblioteca.
“Vorrei un libro sul suicidio.”
“Mi dispiace, ma quelli non li prestiamo. Non tornano più indietro!”
Un giorno un uomo si alza si prepara e prende la macchina. Come qualsiasi altro giorno va a lavorare, stranamente sente delle campane suonare e non trova traffico per strada … il sole spacca le pietre … la città sembra addormentata e l'uomo arrivato in ufficio si accorge che per la prima volta è arrivato in anticipo, addirittura prima di tutti gli altri.
Si siede alla scrivania e accende il computer, programmato per dargli un caloroso benvenuto e informale del giorno e dell'ora … Il computer si accende … il monitor e le casse si attivano, una schermata blu … una finestra … e la scritta che vi appare dice: “Buongiorno signor Carmelo, desideravo informarla che fuori ci sono 24 gradi, molti dei suoi colleghi sono al mare e … lei è un cretino perché oggi è domenica!!!”
Cameriere al cliente: “Desidera?”
“Un vermouth”.
“Chinato?”
“No, lo prendo in piedi. Ho fretta”.
Un uomo entra in un ufficio postale per pagare delle bollette ed entrando si accorge che non c'è nessuno, quindi si avvicina all'impiegato e gli dice: “Senta, dovrei pagare queste bollette …”, ma non finisce nemmeno di dirlo che l'impiegato gli dice sbottando: “Si metta in fila!” E l'uomo: “Ma come? Non c'è nessuno!”
E l'impiegato ribadisce: “Si metta in fila!”
Allora l'uomo fa finta di mettersi in fila … Si avvicina al bancone dicendo: “Ecco, è arrivato il mio turno!” E l'impiegato urla: “Si metta in fila!”
Si ripete ancora una volta la stessa scena e mentre l'uomo fa finta di aspettare improvvisamente sputa addosso all'impiegato.
L'impiegato a questo punto chiede: “Chi è stato?”
E l'uomo: “E va a vede' in mezzo a tutta sta gente!”
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Se uno è stupido, lo è di brutto