L'ispettore del Ministero arriva al manicomio per fare l'esame ai matti che dicono di essere guariti e vogliono tornare a casa. Così chiama il primo.
“Dunque, ti faccio una domandina semplice semplice. Mettiamo che tu questo lunedì venga dimesso e te ne vai via in bicicletta. Ma per la strada, sbuca un camion all'improvviso, ti viene addosso e ti rompe la testa. Tu, a quel punto, cosa fai?”
Il matto ci pensa su un pochino, poi s'illumina in volto e risponde: “Beh, corro dal parrucchiere a farmi i capelli!!”.
“Ma sei scemo??”, si arrabbia l'ispettore, “il lunedì i parrucchieri sono chiusi!!!”.
Barzellette sui matti e sul manicomio
“Salve! Benvenuti nel servizio Linea Diretta Psichiatrica. Se siete Compulsivi Ossessivi, premete ripetutamente 1. Se siete Co-dipendenti, per favore chiedete a qualcuno di premere 2. Se avete Problemi di Personalità Multipla, per favore premete 3, 4, 5 e 6. Se siete Paranoico-Disillusi, sappiamo chi siete e cosa volete; rimanete in linea finché non riusciamo a rintracciare la vostra chiamata. Se siete Schizofrenici, ascoltate attentamente e una piccola voce vi dirà quale numero premere. Grazie.”
“Io mangio tanto yogurt, tantissimo! Ma prima di mangiarne un vasetto lo tiro tre o quattro volte contro il muro…!”
“Perché?”
“Perché dentro ci sono i fermenti lattici vivi!”
Dallo psichiatra: “Dottore, a volte sento delle voci lontane, sommesse, quasi incomprensibili”
“E quando le succede?”
“Soprattutto con le interurbane!”
Un matto scommette che riesce a buttarsi dall'alto del manicomio sopra un biglietto del tram senza farsi male. E infatti vince la scommessa che viene ripetuta molte volte. Un giorno però si sfracella al suolo, ma prima di morire guarda il biglietto e dice: “Ma chi è stato a mettere un biglietto usato? E' forato!”
Un paziente fugge dal manicomio completamente nudo e prima di uscire ruba una quantità di saponettine da hotel (quelle piccole piccole) che si mette sottobraccio. Gira un angolo e vede sopraggiungere un gruppo di suore. Pur nella sua pazzia, si trova in forte imbarazzo, così che si mette spalle al muro completamente immobile.
Le suore, incuriosite, studiano il soggetto e una di loro giunge ad una conclusione: “ehi, deve essere un distributore automatico di saponette! Guarda, c`è una leva”. Allora la suora tira la “leva” e prende una saponetta.
La suora successiva tira la “leva” anche lei e prende una saponetta. Piano piano quasi tutte tirano questa “leva” e prendono una saponetta. Arriva la terzultima suora, che tirando la “leva” si sente la mano bagnata; si guarda il palmo e dice: “ehi, che macchina perfetta! Le saponette devono essere finite, e adesso dà il bagnoschiuma!!!”
Due pazzi conversano tranquilli raccontandosi i loro guai personali. Dice il primo: “Io sono qui per colpa di una donna. L'ho amata tanto da impazzire. Le ho dato amore, casa, soldi, tutto ciò che avevo. Alla fine per ringraziamento è scappata con un altro. E tu, invece?”.
“Io sono l'altro”.
La squadra che ha vinto il torneo di calcio dei matti va in trasferta all'estero per la finale. Sull'aereo, però, i matti sono piuttosto irrequieti: giocano, si buttano a destra e a sinistra, saltano.
Ad un certo punto il pilota, che non ce la fa più a tenere l'aereo, chiama il responsabile della squadra e gli dice: “Senta, so che sono persone un pò particolari, ma io non so più come farli star tranquilli, non mi ascoltano.
Potrebbe provare lei a convincerli a stare fermi, se no qui ci schiantiamo”. “Non si preoccupi, ci penso io!” e se ne va. Dopo qualche minuto la situazione è decisamente migliorata, il pilota richiama il tizio: “Senta, devo proprio farle i complimenti, li ha proprio convinti a stare tranquilli… ma come ha fatto?”. “Oh, beh è stato facile, ho detto: “Dai, ragazzi, che è una bella giornata, tutti fuori a fare l'allenamento!”.
Due matti dopo svariati anni trascorsi in manicomio, e convinti di essere persone normali, una tarda serata di dicembre decidono di scappare dal quel posto pieno di matti e armati di una torcia si avviano verso una finestra, sprovvista di inferriate e vi salgono.
Notano che per la loro libertà, devono saltare su un balcone contiguo distante dal loro circa quattro metri, che fare? Il più sano dei due ha un idea: “Io accendo la pila, tu sali sul fascio di luce che si formerà e così passi sul balcone accanto” Il secondo ci pensa un bel pò e poi con gli occhi spiritati dice: “L'idea è buona, ma chi mi dice che quando sono a metà tragitto tu non spenga la torcia?”
Due matti devono uscire da un manicomio e devono attraversare 100 cancelli. Iniziano ad attraversarli. Al decimo cancello uno chiede all' altro:”sei stanco?”e l'altro”no!”.
Dopo 40 cancelli: “sei stanco?” “no!”.
Dopo 60 cancelli: “sei stanco?” “no!”.
Dopo 99 cancelli:”sei stanco?” “si!” “allora torniamo indietro!”
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