Il fascino del folclore e delle credenze popolari è un tesoro ricco di storie misteriose e tradizioni radicate nella cultura di tutto il mondo.
Questi racconti affondano le loro radici nell’immaginazione umana e nella necessità di dare spiegazioni a fenomeni inspiegabili, creando così un ricco patrimonio di leggende, miti e superstizioni.
In questo viaggio nell’oscurità e nella meraviglia del folclore, esploreremo alcune delle credenze più affascinanti e iconiche che hanno catturato l’immaginazione dell’umanità per generazioni.
Da creature mitiche come i draghi e le sirene a spiriti e fantasmi che infestano luoghi misteriosi, il folclore offre una finestra sulle paure e le speranze che hanno guidato le comunità nel corso dei secoli.
Scopriremo anche come queste credenze abbiano influenzato la cultura popolare, l’arte e persino la religione, creando un ricco tessuto di significati e riti che persistono ancora oggi.
Troll
I troll (femminile: tröllkona) sono entità tipiche del folklore islandese ma diffuse anche nei paesi scandinavi, con versioni poco diverse l'una dall'altra.
Il nome di queste creature viene probabilmente dal verbo "Trylla", che significa "fare impazzire qualcuno" o "incantare qualcuno". I troll sono descritti come simili agli uomini, ma molto più grandi e robusti. Il loro carattere varia molto: possono essere sia feroci e avari, sia puri di cuore e nobili.
Abitano le montagne e i dirupi e sono molto più antichi degli umani come specie, con cui possono avere una relazione negativa: ringraziano e ricompensano chi li aiuta, ma si vendicano nel modo più aspro contro chi gli fa un torto. In alcune leggende si dice che i troll si cibino di esseri umani e che rapiscano uomini e donne per instaurare relazioni sessuali con loro. L'impatto culturale che i troll hanno sulla zona è importante: molti luoghi e oggetti sono infatti nominati in loro onore.
Sluagh
Gli Sluagh (termine traducibile come "legione" oppure "orda") sono temibili spiriti del folklore irlandese e scozzese, dalle origini antiche.
Si dice che siano anime peccatrici in perenne ricerca di vittime da unire alle proprie schiere e che si muovano in folti gruppi che ricordano uno stormo di corvi spettrali avvolti nell'oscurità; in antichità si pensava fossero fate crudeli e perverse in preda alla follia. Una volta puntata la loro preda, non ne perdono più la traccia: l'unico modo per salvarsi è fornire loro qualcun altro da aggiungere alle loro fila.
Quando non predano i viandanti, spesso si danno battaglia nei cieli. Una tradizione ancora in voga in alcune zone rurali dell'Irlanda è quella di tenere le finestre sul lato occidentale della casa ben chiuse, specialmente durante veglie funebri o quando un membro della famiglia non sta bene, per tenere lontani gli Sluagh.
Rübezahl
Il Rübezahl è uno spirito che vive presso i Monti dei Giganti, una catena montuosa che si erge al confine tra Boemia e Silesia; è conosciuto nel folklore tedesco, polacco e ceco.
Nelle leggende assume varie forme, descritto a volte come un gigante, altre come uno gnomo o uno spirito delle montagne; la sua figura è assimilabile a quella dell'uomo selvaggio, una creatura dalle sembianze umanoidi che incarna le forze della natura.
È in grado di evocare il fulmine, la neve, la pioggia e la nebbia; in genere è benevolo verso chi si comporta in modo gentile con lui, ma terribile con coloro che lo deridono. Moltissime opere letterarie della tradizione tedesca menzionano il Rübezahl e gli è stato anche dedicato un museo (chiamato appunto Rübezahl Museum) nella città di Görlitz, inaugurato nel Maggio del 2005.
Nachzehrer
I Nachzehrer, in italiano Masticatori del Sudario, sono delle entità appartenenti al folklore medievale tedesco. Questi esseri rientrano nella categoria dei non morti e, si racconta, infestassero i cimiteri di tutta la parte meridionale ed orientale della Germania.
Leggenda vuole che queste creature non fossero altro che la demonizzazione dei cadaveri dei morti suicidi oppure dei bambini nati morti. Si racconta che passassero tutta la loro esistenza rinchiusi nella propria bara a masticare parti del loro corpo in putrefazione e il proprio sudario.
Era pratica molto comune, ai tempi, andare a rubare il sudario del Nachzehrer in quanto si credeva che questo potesse curare molte malattie. Questa pratica, però, si credeva facesse adirare il non morto che, uscito dalla sua tomba, perseguitava il ladro diffondendo nella zona la peste fino alla sua morte.
Knecht Ruprecht
Knecht Ruprecht, ovvero “Ruprecht il servitore”, è un personaggio tipico del folklore natalizio tedesco e oggetto di molte filastrocche per bambini.
Appare al fianco di San Nicola durante la sua annuale distribuzione dei doni, la notte tra il 5 e il 6 dicembre, e funge da antagonista; lo scopo di Knecht Ruprecht, infatti, è infliggere punizioni corporali ai bambini cattivi.
Viene descritto come un monaco dal lungo saio di pelliccia scura, corna di demone, barba folta, e munito di flagello e frusta che usa per picchiare coloro che non si sono comportati bene durante l'anno.
Attraverso racconti di streghe, fate, creature dei boschi e maledizioni, ci immergeremo in un mondo di magia e meraviglia che è stato tramandato di generazione in generazione.
Il folclore non è solo una fonte di intrattenimento e di spavento, ma un modo per esplorare le profondità della psiche umana e la complessità delle società in tutto il mondo.
Unisciti a noi in questo viaggio attraverso le nebbie del tempo e dello spazio mentre esploriamo il meraviglioso mondo del folclore e delle credenze popolari, dove il confine tra realtà e immaginazione diventa sottile, e le storie continuano a vivere nel cuore e nella mente di tutti noi.
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