Il fascino del folclore e delle credenze popolari è un tesoro ricco di storie misteriose e tradizioni radicate nella cultura di tutto il mondo.
Questi racconti affondano le loro radici nell’immaginazione umana e nella necessità di dare spiegazioni a fenomeni inspiegabili, creando così un ricco patrimonio di leggende, miti e superstizioni.
In questo viaggio nell’oscurità e nella meraviglia del folclore, esploreremo alcune delle credenze più affascinanti e iconiche che hanno catturato l’immaginazione dell’umanità per generazioni.
Da creature mitiche come i draghi e le sirene a spiriti e fantasmi che infestano luoghi misteriosi, il folclore offre una finestra sulle paure e le speranze che hanno guidato le comunità nel corso dei secoli.
Scopriremo anche come queste credenze abbiano influenzato la cultura popolare, l’arte e persino la religione, creando un ricco tessuto di significati e riti che persistono ancora oggi.
Weisse Frauen
Le Weiße Frauen (lett. "Dame Bianche") sono figure popolari del folklore tedesco, conosciute in tutta la Germania e presenti anche in Olanda, Francia, Regno Unito e Austria.
Tradizionalmente vengono descritte come donne vestite interamente di bianco, a volte prive di occhi e bocca, e circondate da un alone luminoso; sembrano essere gli spiriti di donne morte in modo doloroso e/o violento, spesso visti come presagi funesti. Moltissimi castelli e magioni in tutta Europa sono legati a leggende che hanno come protagoniste apparizioni di queste creature, in genere identificate con nobildonne che sono tragicamente morte in quei luoghi.
Si pensa che la loro origine derivi da una trasposizione del mito nordico degli Ljósálfar ("elfi della Luce"). Il loro nome deriva da una traduzione errata del danese "Witte Wieven", dove wit significa "saggio" ma anche "bianco".
Dali
Dali o Daal è, nel folklore georgiano, la dea della caccia e la protettrice di animali selvatici montani quali stambecchi e cervi.
È descritta come una meravigliosa ragazza con biondi capelli a treccia, spesso è nuda o con indosso abiti bianchi. La sua pelle è così chiara che sembra sia in grado di riflettere i raggi solari.
La dea vive in una caverna in cima ad una montagna, secondo alcune versioni sul Monte Ushba, il cui versante sud, sempre ricoperto dalla neve, è spesso chiamato la Finestra di Dali (Dalis panjara). La collocazione della grotta varia in base alle fonti: secondo alcune si trova sul lato di un ghiacciaio, per altre sulla sommità del monte.
La bellezza di Dali è in grado di far impazzire ogni uomo che le parli, ma la sua arma più importante sono i suoi capelli: secondo alcune leggende è in grado di usarli per legare i cacciatori che le hanno fatto un torto, e in una che li usò per strangolare uno di questi.
Karnabo
Il Karnabo è un essere tipico del folklore delle Ardenne, figlio di un'entità paranormale (un demone o un ghoul di 67 anni) e un bohémien che vagava per quelle zone in tempi antichi; secondo altre fonti, il bohémien era invece uno stregone che lanciava sortilegi su uomini e animali, insegnando quelle arti anche alla sua prole.
Descritto con un volto umano ma con occhi di basilisco e la proboscide di un elefante, il Karnabo non è solitamente aggressivo verso gli umani; tuttavia, è in grado di far svenire o paralizzare chi passa vicino alla sua tana e può uccidere gli animali facendo fuoriuscire aria dalla sua proboscide.
Secondo alcuni documenti, il Karnabo rapì una fanciulla che si avvicinò alla sua caverna, presso Regniowez; né lui né la ragazza furono più visti. Si dice che i gemiti e i lamenti di lei e lo strombazzare della creatura possano essere ancora uditi durante le tempeste.
Näkki
I Näkki sono una stirpe di spiriti maligni acquatici tipici del folklore finlandese e sono conosciuti anche in Svezia, Norvegia e Germania.
Sono demoni legati all'acqua e vivono principalmente nelle profondità di laghi e stagni, celandosi a volte anche in gorghi e sotto i moli. Secondo molte fonti, i Näkki hanno una forma vagamente umanoide e i loro corpi sono composti da alghe, anche se in alcune leggende assumono l'aspetto di giovani uomini o donne bellissimi.
Si pensava che queste creature annegassero chiunque si avvicinasse incautamente all'acqua; la prova di ciò sarebbero state le chiazze nerastre che comparivano sui cadaveri recuperati in acqua, viste come le impronte lasciate dalle mani di questi esseri.
Menninkäinen
I Menninkäinen erano anticamente ritenuti i fantasmi di coloro che spiravano all'interno delle foreste selvagge.
L'influenza delle altre culture nordeuropee, però, alterò lentamente la parola, rendendo tali creature tipologie sempre diverse di folletti del Piccolo Popolo fatato.
In epoca moderna, invece, si intende con "Menninkäinen" gnomi, folletti, goblin o le piccole creaturine dell'iconografia fantasy.
L'unica costante per tutti questi secoli dietro il nome è il senso di meraviglia e timore che le leggende e il folklore generano in ogni popolo.
Attraverso racconti di streghe, fate, creature dei boschi e maledizioni, ci immergeremo in un mondo di magia e meraviglia che è stato tramandato di generazione in generazione.
Il folclore non è solo una fonte di intrattenimento e di spavento, ma un modo per esplorare le profondità della psiche umana e la complessità delle società in tutto il mondo.
Unisciti a noi in questo viaggio attraverso le nebbie del tempo e dello spazio mentre esploriamo il meraviglioso mondo del folclore e delle credenze popolari, dove il confine tra realtà e immaginazione diventa sottile, e le storie continuano a vivere nel cuore e nella mente di tutti noi.
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