Il fascino del folclore e delle credenze popolari è un tesoro ricco di storie misteriose e tradizioni radicate nella cultura di tutto il mondo.
Questi racconti affondano le loro radici nell’immaginazione umana e nella necessità di dare spiegazioni a fenomeni inspiegabili, creando così un ricco patrimonio di leggende, miti e superstizioni.
In questo viaggio nell’oscurità e nella meraviglia del folclore, esploreremo alcune delle credenze più affascinanti e iconiche che hanno catturato l’immaginazione dell’umanità per generazioni.
Da creature mitiche come i draghi e le sirene a spiriti e fantasmi che infestano luoghi misteriosi, il folclore offre una finestra sulle paure e le speranze che hanno guidato le comunità nel corso dei secoli.
Scopriremo anche come queste credenze abbiano influenzato la cultura popolare, l’arte e persino la religione, creando un ricco tessuto di significati e riti che persistono ancora oggi.
Iku-Turso
L'Iku-Turso, che significa "il Turso eterno" e conosciuto anche come Meritursas (parola usata oggi nel finlandese per indicare i polpi), è un mostro marino malvagio del folklore finlandese, famoso per essere apparso nel poema epico Kalevala.
Il suo aspetto è poco chiaro, ma viene descritto con molti epiteti: tra di essi troviamo partalainen "colui che vive sul margine/l'essere barbuto", Tuonen härkä "il bue di Tuoni/la Morte", e tuhatpää "colui che ha un centinaio di teste".
Si racconta che abiti Pohjola, località fantastica piena di esseri malvagi, e che, assieme a Loviatar, la figlia cieca di Tuoni, dio della morte, sia il padre delle malattie.
Secondo alcune fonti, Iku-Turso mise incinta la dea dell'aria Ilmatar, dando poi alla luce Väinämöinen, semidio protagonista del Kalevala
hiidet
Gli hiidet sono degli spiriti o demoni che abitano foreste e brughiere, dove vivono nascosti da occhi indiscreti. Nel folklore finlandese sono delle vere e proprie divinità della natura, che presidiano e proteggono la natura incontaminata.
Spesso descritti come dei goblin o troll, questi esseri sono molto dispettosi e talvolta perfino malvagi: aggrediscono i viandanti incauti, entrano nelle case per rubare piccoli oggetti e sono capaci di gettare incantesimi maligni.
Se si viene attaccati da un hiisi, il modo migliore per liberarsene è rifugiarsi in un campo coltivato: essendo questi spiriti legati alla loro foresta, non sopportano la vista delle coltivazioni, simbolo del dominio dell'uomo sulla natura selvaggia.
Virmalised
Virmalised è il nome che il folklore estone dà alle aurore boreali e fa riferimento ad esseri spirituali appartenenti a reami celesti.
Questi spettacolari eventi atmosferici hanno significati diversi presso i vari popoli che li osservano: mentre per alcuni sono considerati come presagi funesti, per altri sono invece viste come segno di buon auspicio, come nel caso del folklore estone. In esso, le aurore boreali sono visti come il passaggio di slitte trainate da magnifici destrieri che conducono ospiti celestiali a grandiosi matrimoni celebrati nei cieli.
Un mito in particolare racconta di come le aurore boreali avvengano quando le megattere giocano al chiaro di luna ed i riflessi delle stelle sulla loro pelle animano il cielo notturno.
Äiatar
L'Äiatar, nota anche come Ajattara o Aijotar, è uno spirito maligno femminile tipico dell'Estonia e presente anche nel folklore finlandese.
Il suo nome può provenire dall'unione delle parole finlandesi Ajattaa e il suffisso -tar e significa "inseguitrice femminile".
Questa entità dimora nelle foreste ai piedi delle montagne di Pohjola, luogo mitico del folklore finlandese-estone; si dice abbia una treccia di capelli lunga fino ai talloni ed il seno che scende fino alle ginocchia.
È la nipote di Hiisi, spirito padrone dei boschi e propagatore di malattie, ed è la maestra di Lempo, dio dell'amore e della fertilità, e degli gnomi; tramite questi ultimi 2 è in grado di diffondere malattie e pestilenze. Inoltre, qualunque persona la veda si ammalerà gravemente all'istante.
Si racconta che l'Äiatar sia solita allattare i serpenti e nell'arte moderna è rappresentata come un drago o una creatura metà donna e metà serpente.
lindorm
Il lindorm (anche noto come lindwurm) è un tipo di drago simile a un colossale serpente, largamente diffuso nel folklore scandinavo e tedesco.
Secondo la leggenda, queste creature vivono nascosti in grotte spesso piene di oro e gioielli: il drago, crescendo, raccoglie e accumula sempre più ricchezze, che difende avidamente. Questa loro peculiarità li ha portati a essere delle creature molto ricorrenti nelle fiabe popolari.
Molti miti parlano inoltre di due tipi di lindorm: il primo, benevolo e pacifico, è ritenuto essere un segno di buon auspicio e porta fortuna a chiunque lo avvisti; il secondo, estremamente feroce e pericoloso, aggredisce e uccide gli umani per poi divorarli.
Attraverso racconti di streghe, fate, creature dei boschi e maledizioni, ci immergeremo in un mondo di magia e meraviglia che è stato tramandato di generazione in generazione.
Il folclore non è solo una fonte di intrattenimento e di spavento, ma un modo per esplorare le profondità della psiche umana e la complessità delle società in tutto il mondo.
Unisciti a noi in questo viaggio attraverso le nebbie del tempo e dello spazio mentre esploriamo il meraviglioso mondo del folclore e delle credenze popolari, dove il confine tra realtà e immaginazione diventa sottile, e le storie continuano a vivere nel cuore e nella mente di tutti noi.
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