Il fascino del folclore e delle credenze popolari è un tesoro ricco di storie misteriose e tradizioni radicate nella cultura di tutto il mondo.
Questi racconti affondano le loro radici nell’immaginazione umana e nella necessità di dare spiegazioni a fenomeni inspiegabili, creando così un ricco patrimonio di leggende, miti e superstizioni.
In questo viaggio nell’oscurità e nella meraviglia del folclore, esploreremo alcune delle credenze più affascinanti e iconiche che hanno catturato l’immaginazione dell’umanità per generazioni.
Da creature mitiche come i draghi e le sirene a spiriti e fantasmi che infestano luoghi misteriosi, il folclore offre una finestra sulle paure e le speranze che hanno guidato le comunità nel corso dei secoli.
Scopriremo anche come queste credenze abbiano influenzato la cultura popolare, l’arte e persino la religione, creando un ricco tessuto di significati e riti che persistono ancora oggi.
Keloğlan
Keloğlan, conosciuto anche come Kaloghlan o Keleşoğlan, è un'entità molto popolare nel folklore turco: il suo nome significa "ragazzo pelato".
Keloğlan è descritto come un ragazzo pelato dalla nascita ma, nonostante il suo brutto aspetto, molto intelligente e fortunato. Questo personaggio rappresenta le persone che, nel popolo turco, hanno grandi sogni e sono molto abili, prudenti, un po' romantici e molto sportivi.
Il suo corrispondente occidentale, diffuso in Francia, è chiamato Le Teigneux, un giovane dall'aspetto brutto di bassa classe sociale che alla fine, risolvendo dei problemi, conquista una principessa.
Keloğlan è tuttora molto diffuso nella penisola anatolica: ad esempio, è il protagonista del fumetto "Hizli Gazeteci" del 1989 e di un libro pubblicato nel 1991 che racconta come questa entità non riesca a conformarsi e debba scegliere tra le regole sociali e i suoi valori.
Pesanta
La Pesanta è una creatura mitologica del folklore catalano. È descritta come un cane (o, più raramente, un gatto) gigante molto peloso e di colore nero, con zampe d'acciaio.
Il sesso di questa entità non è noto e, in alcune zone della Catalogna, è identificata come una strega o un animale dalla forma indefinita.
La Pesanta vive in chiese abbandonate o in altre rovine ed entra ogni notte nelle case delle persone attraverso le serrature delle porte, muovendosi sotto di esse o passando attraverso i muri; successivamente si siede sul petto delle vittime, causando problemi respiratori e incubi. Se la persona dovesse svegliarsi, la Pesanta scapperebbe via così veloce che quella potrà vedere solo la sua ombra.
Per evitare di incontrare questa entità si può spargere del miglio sulla soglia della camera da letto, mettere una scopa accanto al proprio letto o pronunciare delle parole che la forzeranno a contare tutte le stelle del cielo.
Olentzero
Olentzero è un carbonaio ghiotto, sporco e beone, tipico del folklore basco che, secondo la tradizione, scende dai monti per portare la lieta novella della nascita di Gesù.
Il suo nome in lingua basca vuol dire tempo dei buoni. Come l'italiano "San Nicola", anche questo collega di Navarra porta gli immancabili doni ai bambini, ma vanta origini meno nobili.
Pare infatti sia un gigante dei Pirenei o un neonato salvato da una fata e poi allevato da un'anziana coppia che viveva nella foresta. Rappresentato con una pipa in bocca, il fucile in spalla ed un mazzo di fiori in mano, sembrerebbe non particolarmente intelligente e, talvolta, dotato di tanti occhi quanti sono i giorni dell'anno, più uno.
Peter Klepec
Quella di Peter Klepec è una leggenda tipica del folklore di Osilnica, ambientata durante le invasioni ottomane del XV e XVI secolo.
Peter Klepec, pastorello impacciato e zimbello del villaggio, si imbatté un giorno in una fata di montagna addormentata sotto il sole cocente; dato il suo buon cuore, Peter si premurò di farle ombra con una fronda. La fata, come ringraziamento, gli donò poteri magici e una forza sovraumana, e da allora Peter non fu mai più deriso da nessuno.
Anni dopo, Peter diventò un eroe locale dopo aver sradicato un abete e averlo usato come mazza per scacciare dalla valle gli ottomani, che si erano insediati nella parrocchia di Osilnica durante un'invasione.
Tçulo
Tçulo è un demone del folklore slavo e gitano, portatore di malattie e pestilenze.
Sia lui che i suoi fratelli e sorelle sono figli della Regina Ana e del malvagio Re dei Loçolico (una stirpe di esseri umani maledetti da Satana in persona), concepiti con l'inganno mentre la Regina era in preda ad un sonno profondo per via di una pozione soporifera.
Tçulo ha l'aspetto di una piccola palla ricoperta di spuntoni aguzzi: si dice che penetri all'interno del corpo umano e rotoli in giro danneggiando l'intestino, provocando coliche e acuti dolori addominali. Il suo bersaglio preferito sono le donne incinte.
Attraverso racconti di streghe, fate, creature dei boschi e maledizioni, ci immergeremo in un mondo di magia e meraviglia che è stato tramandato di generazione in generazione.
Il folclore non è solo una fonte di intrattenimento e di spavento, ma un modo per esplorare le profondità della psiche umana e la complessità delle società in tutto il mondo.
Unisciti a noi in questo viaggio attraverso le nebbie del tempo e dello spazio mentre esploriamo il meraviglioso mondo del folclore e delle credenze popolari, dove il confine tra realtà e immaginazione diventa sottile, e le storie continuano a vivere nel cuore e nella mente di tutti noi.
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